Se ti senti esausto e sopraffatto dallo stress lavorativo, potresti trovarti sull'orlo del burnout. Tuttavia, è importante distinguere attentamente tra lo stress comune e il burnout per evitare diagnosi affrettate. Non tutte le persone che sperimentano stress intenso sono necessariamente in burnout. Ma cosa comporta esattamente questa sindrome e quali sono i suoi sintomi distintivi? In questa guida completa, approfondiremo questo fenomeno, offrendo una panoramica chiara e dettagliata per aiutarti a riconoscerlo e a comprendere come affrontarlo attraverso strategie di recupero e cura del burnout.
Burnout: una definizione
Il termine burnout significa letteralmente "bruciarsi", "esaurirsi" o "esplodere", viene utilizzato per delineare una forma particolare di esaurimento psicofisico che si lega strettamente al contesto lavorativo. Per capire cos'è di preciso, possiamo citare una delle prime definizioni di burnout che sono state date dalla psicologa americana Christina Maslach nel 1986: "Il burnout è una sindrome di esaurimento emotivo, depersonalizzazione e ridotta realizzazione personale che può manifestarsi in soggetti che svolgono un lavoro sociale di diverso genere". Pertanto parliamo propriamente di burnout quando lo stress da lavoro diventa cronico e sopraffacente, interferendo significativamente con il benessere e la capacità di funzionamento della persona.
Distress e Eustress
Lo stress è una parte inevitabile della vita quotidiana e può assumere diverse forme e impatti sul nostro benessere. Una distinzione importante da considerare è tra eustress e distress. Mentre entrambi sono forme di stress, differiscono significativamente nella loro natura e negli effetti che hanno su di noi.
Eustress | Il eustress è un tipo di stress considerato positivo e benefico. Si verifica in situazioni o eventi che sono percepiti come stimolanti, eccitanti o impegnativi in modo costruttivo. Può essere motivante e persino migliorare le nostre prestazioni. Può anche promuovere la crescita personale, spingendoci ad affrontare sfide e superare limiti. |
Distress | Il distress è considerato negativo e dannoso. Si verifica quando le richieste esterne superano le risorse personali per farvi fronte. Questo può portare a sentimenti di ansia, frustrazione o senso di impotenza. Il distress può avere effetti dannosi sulla nostra salute fisica e mentale, interferendo con le nostre prestazioni e il nostro benessere complessivo. Esempi di distress includono la perdita di lavoro, problemi finanziari, conflitti interpersonali o problemi di salute cronici. |
Riconoscere la differenza tra eustress e distress è fondamentale per gestire e curare stress e burnout efficacemente nella nostra vita quotidiana e promuovere il nostro benessere complessivo.
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Sintomi e caratteristiche del burnout
I sintomi da riconoscere per la cura del burnout possono manifestarsi in diverse forme:
Sintomi fisici
- difficoltà di concentrazione;
- disturbi del sonno;
- battito cardiaco accelerato;
- mal di testa cronico;
- dolori al petto da ansia.
Sintomi psicologici
- sensazione di non farcela più nel lavoro, perdita di interesse e motivazione;
- sensazione di vuoto interiore, stanchezza, esaurimento nervoso e emotivo.
- valutazioni negative di sé, e depressione;
- irritabilità e isolamento.
Questi sintomi possono variare da persona a persona e possono richiedere una valutazione professionale per una diagnosi e cura del burnout accurata.
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Cause del burnout
Le cause della sindrome da burnout sono molteplici e possono derivare da una combinazione di fattori interni ed esterni. Mentre le esigenze, gli obiettivi e il contesto lavorativo possono variare da persona a persona, è importante riconoscere cause comuni che possono contribuire allo sviluppo del burnout.
Quattro fasi del burnout
Il burnout sul lavoro può essere descritto come un processo graduale, caratterizzato da sintomi che si manifestano in diverse fasi del burnout:
- fase dell'eccessivo impegno: durante questa fase, le persone sperimentano entusiasmo e un'elevata motivazione e dedizione al lavoro. Tendono a lavorare intensamente, sacrificando spesso il proprio benessere personale per questa dipendenza da lavoro;
- fase della stagnazione: le persone iniziano a sentirsi stanche e demotivate, e possono manifestare segni precoci di stress e frustrazione legati al lavoro;
- fase della distanza emotiva: si sviluppa un senso di distacco emotivo e disimpegno nei confronti del lavoro e delle responsabilità professionali. Le persone possono diventare ciniche, disilluse e meno inclini a coinvolgersi emotivamente nel proprio lavoro;
- fase dell'esaurimento: è la fase finale del burnout, caratterizzata da un completo esaurimento emotivo, fisico e mentale. Le persone si sentono completamente esauste e svuotate, incapaci di affrontare le sfide quotidiane e di trovare piacere nel lavoro.
Riconoscere queste fasi è essenziale per prevenire la cura del burnout e il deterioramento del benessere lavorativo e personale.
Conseguenze del burnout
Una condizione di burnout prolungata può:
- aumentare il rischio di sviluppare problemi di salute fisica, come malattie cardiache, disturbi gastrointestinali, disturbi del sonno e compromettere il sistema immunitario;
- causare disturbi mentali come l'ansia, la depressione e il disturbo da stress post-traumatico;
- può influenzare negativamente le relazioni interpersonali sul posto di lavoro e in ambito familiare;
- può minare la fiducia in sé stessi e nella propria capacità di gestire lo stress e affrontare le sfide lavorative
Misure preventive della cura per burnout
La prevenzione del burnout richiede un approccio olistico che coinvolga sia interventi a livello individuale che organizzativo. Ecco alcune strategie efficaci per prevenire il burnout:
autoconsapevolezza | sii consapevole dei tuoi limiti e bisogni; |
equilibrio vita-lavoro | ricordati che non si vive per lavorare ma si lavora per vivere. Trova il tempo per dedicarti ai tuoi interessi, alle persone e alle cose che ami fare; |
gestione dello stress | per migliorare la tua gestione dello stress puoi praticare attività di meditazione e journaling, concentrandoti sulla tua salute mentale e sulle cose positive; |
supporto sociale | probabilmente i tuoi colleghi stando vivendo la tua stessa situazione. Confrontati con loro e cercate insieme possibili soluzioni; |
Se stai lottando con il burnout, non sei solo. Potresti considerare di parlare con uno psicologo per affrontare i problemi alla radice e trovare modi efficaci per gestire lo stress. Con Serenis, puoi accedere a servizi di psicoterapia online comodamente da casa tua. Prenditi cura della tua salute mentale in modo semplice e flessibile.
Quali sono i test per la cura del burnout?
Esistono diversi test per misurare il burnout, ma uno dei più diffusi è il Maslach Burnout Inventory™ (MBI), sviluppato dalla psicologa Maslach nel 1981. Da allora è stato adattato e utilizzato in una vasta gamma di ambiti professionali soggetti al burnout. Questo test consiste in una serie di domande a cui la persona interessata risponde su una scala da "mai" a "sempre". In questo modo si valutano i propri sentimenti e pensieri riguardo al lavoro. Alcuni esempi di domande includono: "Mi sento prosciugato emotivamente dal mio lavoro" o "Metto in dubbio il significato del mio lavoro". Versioni personalizzate del test sono state sviluppate per educatori, medici e studenti, offrendo un'opportunità per valutare e affrontare il rischio di burnout in contesti specifici.
Cura e trattamento
Nella maggior parte dei casi il burnout si cura con una terapia psicologica, in alcuni casi accompagnata dall'assunzione di farmaci prescritti in maniera personalizzata da uno specialista. La prevenzione è molto importante, così come la volontà e l'impegno di chi vuole capire come superare il burnout per ritrovare la gioia di fare il lavoro che prima si amava.
A chi rivolgersi per curare il burnout?
Se pensi di avere i sintomi descritti e non sai a chi rivolgerti per il burnout, chiedere un consulto medico o psicologico è la soluzione. Un professionista può fare una diagnosi precisa e prescrivere una cura adeguata. La cura del burnout è personalizzata: si tratta di un problema che dipende da molte caratteristiche uniche della persona. La persona che soffre di questo problema potrebbe anche aver sviluppato una dipendenza da fumo, alcol o sostanze psicotrope. Spesso le abitudini di vita durante il burnout peggiorano: aumenta la sedentarietà, dieta squilibrata, mancanza di hobby e contatto sociale.
Come uscire dal burnout?
Per uscire dal burnout, è importante adottare strategie di auto-cura. Esempi sono la gestione dello stress, il riposo adeguato, l'esercizio fisico regolare e la ricerca di supporto psicologico. Ridurre il carico di lavoro, impostare limiti sani, praticare tecniche di rilassamento e dedicare del tempo per hobby e attività ricreative possono contribuire a migliorare il benessere emotivo e fisico. In alcuni casi, potrebbe essere necessario prendere una pausa dal lavoro per recuperare completamente.
Quali farmaci prendere per curare il burnout?
Non esiste una cura farmacologica specifica per il burnout. Ci sono modi pratici e naturali per affrontare questa sfida. Sebbene i farmaci possano essere prescritti per gestire sintomi come ansia, depressione o disturbi del sonno associati al burnout, è importante ricordare che non affrontano la causa sottostante del problema. La terapia psicologica e le modifiche dello stile di vita giocano un ruolo fondamentale nel superare il burnout e ripristinare il benessere emotivo e mentale.
Bibliografia e approfondimenti
- Maslach, C. (1976). Burnout. Hum. Behav. 5, 16–22.
- "Burn-out an "occupational phenomenon": International Classification of Diseases". WHO. 28 May 2019. Retrieved 2019-06-01.
- Kaschka, Wolfgang P (Nov 2011). "Burnout: A Fashionable Diagnosis". Deutsches Ärzteblatt International. 108 (46): 781–787
- Maslach, C., Schaufeli, W. B., and Leiter, M. P. (2001). Job burnout. Annu. Rev. Psychol. 52, 397–422.
- Goh, J. et al., (2015). The Relationship Between Workplace Stressors and Mortality and Health Costs in the United States. Management Science. 62, 608–628
- Freudenberger H. Staff burn-out. Journal of Social Issues. 1974;30:159–165.